Il signor Maialozzi viveva con i due figli, Simone e Luca,
in una bella casa, con un bel giardino e una bella macchina
in un bel garage. In casa c'era la moglie.
–Allora, è pronta la colazione, cara? – chiedeva lui ogni mattina
prima di uscire per andare al suo importantissimo lavoro.
–Allora, è pronta la colazione, mamma? – chiedevano Simone
e Luca prima di uscire per andare alla loro importantissima scuola…
...Così giorno dopo giorno finchè la signora Maialozzi si stufò
di essere trattata sempre come una serva . Quando decide
di andarsene il suo saluto è drastico: “Siete dei maiali”.
Così il signor Maialozzi e i suoi figli dovettero per la prima volta
occuparsi di tutte le faccende domestiche:
pulire, preparare da mangiare, rifare i letti, stirare...
“Il maialibro” è un albo altamente raccomandato per iniziare
i lettori a una educazione basata sull'uguaglianza,
la collaborazione e il concetto di famiglia. L'autore utilizza
una semplice ed efficace metafora per spiegare il suo obiettivo:
nel momento in cui la cura e le regole domestiche vengono
trascurate i protagonisti sono rappresentati non più come persone
ma come maiali. La figura del maiale permette di riflettere
sui diversi significati- letterali o figurati- di questa parola
così simbolica:essere maiali o comportarsi come tali.